Seconda personale nel nostro spazio per il giovane artista argentino Marcio Marquez che propone nuovi pezzi della sua produzione ispirata dall’espressione dell’umano con le sue emozioni che motivano la linea e il colore.La fisionomia si esprime con una gestualità forte e decisa che imprime nei volti una caratteristica emozione. Ogni oggetto ed evento creano la sua arte.
La sintesi grafica ruota dal sottile ed etereo attraverso linee aperte e abbozzate al leggermente esplicito attraverso scene e oggetti che cercano di generare un impatto di messa a fuoco.
Le scene del quotidiano, quindi, sono l’inizio dell’ ispirazione, ma sono i volti umani i protagonisti della centralità del suo lavoro.
Puoi pensare l’immagine da un’unica prospettiva o, al contrario, lasciare che la tua coscienza sia invasa dall’effetto perturbante, purificando la soggettività del colore e l’oggettività dell’immagine, lasciando il qui e ora come se scivolasse via dal presente, entrando come in una dialettica senza fine.
Se l’interpretazione di un’immagine porta a risultati diversi e quanto più ambiguo è il suo significato finale, tanto maggiore è la sua forza e forza semantica.
Le opere dell’artista Marcio Márquez sembrano significare tutto questo, come un’entità ribollente in cui l’artista ci invita a scoprire, provocando derivazioni piuttosto che procedure, biforcando più e più volte ciò che tende a convergere, creando sembianze della propria contestazione identitaria con un linguaggio espressivo con un vocabolario visivo personale unico, che si riconosce nel diverso.