La galleria Cella, dopo il grande successo della mostra del maestro Luiso Sturla, ha il piacere di ospitare la mostra personale della giovane artista toscana Silvia Salvadori che, non le sue opere, ci riporta nell’arte figurativa

La formazione artistica di Silvia Salvadori prende avvio dall’istituto d’arte di Firenze per poi continuare con la specializzazione nel restauro di affreschi e dipinti, portando avanti questo mestiere per molto tempo. Da alcuni anni ha ripreso a dipingere e, soprattutto durante il look down, ha affinato la tecnica di pittura a olio su vetro sintetico, supporto che le consente una grande leggerezza e ariosità.

Sportiva da sempre avendo fatto da ragazza nuoto agonistico, predilige soggetti a sfondo sportivo, attitudine nata durante la chiusura dovuta al covid proprio perché l’attività fisica, soprattutto in piscina, è venuta a mancare in quel periodo. Questa peculiarità le ha consentito di lavorare, tra gli altri, per Federica Pellegrini e Paolo Rossi ed è per questo che Silvia è stata definita “l’artista dello sport”.

In questa sua prima esposizione a Santa Margherita porta lavori ispirati alle foto vintage dei primi anni del ‘900 rielaborati in chiave più moderna e pop grazie all’uso di colori a olio stesi a spatola, che le consentono di formare accostamenti cromatici brillanti e materici.

Silvia, venendo dal restauro, gioca con i materiali e sperimenta nuovi supporti dipingendo non sempre sulla solita tela ma utilizzando anche il vetro sintetico, appunto, o la tela jeans.

Grazie alla trasparenza del plexiglass il quadro può avere uno sfondo diverso a seconda del colore del muro dove viene inserito. È un gioco che consente allo spettatore di cambiare lo sfondo come più gli piace ma anche di immergersi all’interno del quadro nel vuoto lasciato dalla pittura, affiorando nella trasparenza e questo diventerà una performance il giorno dell’inaugurazione. Silvia infatti, con una polaroid, immortalerà i visitatori che vorranno farsi non un semplice e oramai noioso selfie ma un’immersione all’interno del quadro, accanto alle sue nuotatrici