CELLA Art&Communication riprende le mostre personali presentando due artisti che hanno fatto degli animali acquatici la loro ricerca principale. Il mondo sommerso di Nadia Auleta e Raul Orvieto è popolato da creature meravigliose e un po’ magiche che emergono dalla materia con sorprendente forza ed eleganza.

L’artista Nadia Auleta ha recuperato e studiato un’antichissima tecnica giapponese, il Gyotaku, che veniva usata dai pescatori per catalogare la merce pescata e che vede usare il cefalopode come matrice. Il pesce viene inchiostrato col nero di seppia, proprio come nella tradizione nipponica, o con l’inchiostro di china e pressato su una raffinata e preziosa carta di gelso, ottenendo così una stampa originale e molto particolare. L’artista, poi, interviene col pennello e pochi colori, talvolta con la foglia d’oro, per esaltarne o sottolinearne alcune parti. Nascono così raffinati lavori dove branzini, polpi, ombrine rimangono impressi sulla carta creando opere delicate ed eleganti. Nadia Auleta ha un rapporto diretto col pesce, che maneggia e tratta con infinita cura e rispetto, attuando la magia di far rivivere l’animale sulla carta. I suoi quadri non sono semplici riproduzioni, l’animale lascia una vera e propria traccia di sé sul supporto. Unica sul territorio ad utilizzare questa tecnica così particolare, ha suscitato l’interesse della stampa e della televisione, che le ha dedicato più di un’intervista anche sul canale RAI nazionale.

Raul Orvieto è un artista wildlife internazionale. Finalista con due sculture e premiato al prestigioso Wildlife artist of the year 2021 promosso dalla David Shepherd Wildlife Foundation e BBC Wildlife Magazine, è membro associato della Society of Animal Artists americana, campione al National Fishcarving guild americano 2020 e 2021, vincitore di “Artistry in wood 2020” in British Columbia – Canada. L’attenzione per l’ambiente trasferita nell’arte gli è valso il passaggio televisivo nella trasmissione “Arte e Ambiente” di Geo su RAI 3 dove descriveva la sua attività. Un suo pezzo è in permanenza al Museo del Mare di Genova. L’arte di Raul Orvieto si esprime nella rappresentazione naturalistica del pesce su carta con matita o ad acquerello, nell’intaglio di legni italiani dai tagli sostenibili, dal pero al ciliegio, al rovere e, solo in alcuni casi, al wengé, dai quali crea splendide razze, trote, murene, salmoni e che gli sono valsi i vari premi sopracitati. Ma artista, appunto, focalizzato sulla salvaguardia dell’ambiente, ha realizzato maestose razze, anche queste premiate nei concorsi internazionali, in resina trasparente e plastica trovata sulle spiagge dopo una mareggiata, inserita nel loro interno. La razza è stata scelta proprio perché animale in via di estinzione a causa dell’inquinamento marino.

Nadia Auleta e Raul Orvieto Insieme creano una sinergia vincente mettendo in mostra la meravigliosa diversità delle creature acquatiche e delle tecniche artistiche. Ognuno con la propria visione, in una contaminazione di stili completamente diversi, rendono onore al mondo sommerso di cui, troppo spesso, ci dimentichiamo