Abbiamo inaugurato sabato 29 agosto la nostra nuova sede espositiva presso gli storici locali dell’Hotel Laurin, di fronte al porto, da sempre adibiti ad ospitare mostre d’arte e di design

Perché lo facciamo? Perché proprio in tempi di crisi come questo, pieni di incertezza e ansia, siamo convinti che l’arte possa essere un aiuto ad affrontare le difficoltà. Perché si ha bisogno anche di respirare la bellezza, di distrarsi con la creatività, di condividere cultura. Noi ci crediamo e crediamo in Santa Margherita, in questo territorio che ha sempre avuto attenzione per l’arte e che ha affrontato al meglio la sfida di questa estate così difficile.

E’ certamente un impegno maggiore ma vogliamo garantire una continuità annuale al nostro lavoro cercando di portare in questo luogo artisti interessanti e capaci, organizzando mostre personali e collettive, presentazioni letterarie, incontri culturali.

L’entusiasmo e l’amore per l’arte non ci manca.COME ON!!

Iniziamo con un’artista lucchese ma lavagnina d’adozione, GRAZIA GIOVANNETTI, con la quale collaboriamo oramai da tempo.

Espone una selezione di lavori della sua lunga carriera, iniziata negli anni ’70. Sono lavori del periodo che va dal 2000 al 2015 circa, alcuni dei quali non sono mai stati presentati al pubblico.

 

“La mia pittura nasce dall’amore per il colore.

Tutti i colori mi danno qualcosa e posso adoperarli tutti, ma, 

in verità, ritrovo sempre tra i miei colori, quelli della mia terra.

Ho in mente certi colori delle tombe etrusche o comunque delle pitture antiche.

Essendo autodidatta, devo a Lucca la mia creatività; 

perché quello che faccio l’ho appreso lì, senza accorgermene. 

Mi incantavano le vetrate delle antiche chiese, le linee geometriche, 

semplici, che nell’insieme diventano maestose; 

mi sono portata dietro tutte quelle bellezze che rivivo quando dipingo”.

 Grazia Giovannetti nasce a Lucca nel 1932 e nel 1969 si trasferisce a Lavagna dove vive e lavora. La sua ricerca verte sul rigorismo geometrico delle forme e sull’analisi della scomposizione e ricomposizione formale dei moduli-cellulaesplicitati nel modulo-casache, con l’evolversi della sua pittura, si aprono ad un geometrismo totalmente astratto