Ezio Gribaudo (Torino, 1929) è artista e editore d’arte formatosi all’Accademia di Brera e successivamente presso la Facoltà di architettura del Politecnico di Torino. Essendo anche editore, ha avuto modo di collaborare anche con Chagall, de Chirico, Fontana, Peggy Guggenheim, Miró, Moore. Il suo catalogo di libri include varie voci di maestri dell’arte moderna tra cui Bacon, Botero, Burri, Duchamp, Guttuso, Manzù e Savinio.
Con il suo lavoro artistico, realizzato attraverso vari media e tecniche miste, nonché i tradizionali strumenti pittorici, è passato dalla grafica alla scultura e alla pittura. Nella sua carriera Gribaudo ha sviluppato la sua opera attraverso diversi temi fondamentali. A partire dai flani e dai logogrifi, ha aggiunto alla sua produzione i Teatri della memoria, i simboli del Concilio, i cieli, i dinosauri e le piramidi.
I Teatri della memoria propongono uno studio delle arti mnemoniche, nelle quali l’artista ordina il linguaggio secondo vari codici immaginali per ricomporre i segni verbali del reale e ricreare nuovi significati concettuali che evocano il passato da recuperare
Dopo un inizio caratterizzato da uno stile figurativo e non astratto, Gribaudo ha ampliato i suoi interessi pittorici includendo molteplici materiali e tecniche, dando così vita a flani e logogrifi. I monocromatismi bianchi elaborati in tipografia sono stati realizzati con le matrici e le tecniche della riproduzione seriale con i flani , scarti della produzione di giornali e testi editoriali, andando così al di là delle tecniche pittoriche tradizionali. Negli anni sessanta, ha sviluppato i logogrifi , ovvero impronte tipografiche su carta buvard, prive di inchiostro e impresse a secco (embossing ), dimostrando come nel suo lavoro sia fondamentale il rapporto tra testo e immagine. Con questi lavori Gribaudo ha vinto il premio per la grafica alla XXXIII Biennale di Venezia (1966)
Per quanto riguarda i monocromatismi bianchi, che sono tra gli elementi iconici della sua opera, va tenuto presente che Gribaudo è un attento conoscitore di Malevič, Klein e Rauschenberg, oltre che del surrealismo e della pittura metafisica di de Chirico che hanno influenzato la sua evoluzione figurativa. Il suo uso di ready-made e materiali non tradizionali trova dei rimandi in Burri e Fontana; infine, nel suo uso dell’industria tipografica
I vari riconoscimenti ricevuti da Ezio Gribaudo includono la IX Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma (1965), la IX Biennale di San Paolo in Brasile (1967), il Premio Pannunzio (2003), il Premio Tigullio (2009) e l’IIC (Istituto Italiano di Cultura) Lifetime Achievement Award (2016). Gribaudo è stato insignito della Medaglia d’oro dei Benemeriti della Cultura, consegnata dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in Quirinale (2003), ed è stato Presidente dell’Accademia Albertina di Torino (2003-2005), di cui attualmente è presidente onorario e dalla quale ha ricevuto la medaglia di Accademico d’Onore (2008).
Le opere di Ezio Gribaudo si trovano in numerosi musei tra i quali il Museum of Modern Art (MoMA) di New York, il Museum of Imagination di Hudson (New York), la Peggy Guggenheim Collection e Ca’ Pesaro di Venezia, il Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro, il Museum of Modern Art di Eilat, il Robert McDougall Art Gallery di Christchurch, il Musée des Arts Decoratifs di Parigi, il Petit Palais Musée d’Art Moderne di Ginevra, la Narodni galerie v Praze di Praga, la Maison de la Culture et des Loisirs di Saint-Étienne, il Kunstverein di Göttingen, la Galleria d’Arte Moderna di Roma, l’Accademia Albertina di Belle Arti e il Museo Nazionale del Risorgimento, entrambi a Torino, la Galleria Civica d’Arte Moderna di Spoleto, l’Accademia di Belle Arti di Catania.
E’ un onore per noi aver ospitato nella nostra galleria alcune opere del grande maestro.