Maura Canepa
I suoi quadri sono di forte impatto emotivocaratterizzati da un uso del colore materico e deciso, quasi violento, accentuato da inserimenti di carte e altri materiali ad aumentare l’effetto denso e tattile.
Il gesto è caratteristica peculiaredel suo fare arte. Un gesto che parte dalla tela in orizzontale, sopra la quale Maura agisce dominandola, per poi riprenderla per intervenire sulla verticalità andando ad aggiustare, sfumare, equilibrare. L’impeto emotivoquindi si placa per far posto ad una lucidità ragionata che la porta a rivedere l’insieme, a togliere materia o a inserirla dove vi è una mancanza formale. Quasiuna danza a due tra lei e la tela, per fare nascere cromie dove i rossi dominano in un equilibrio tra colore e materia. Un “ordine del caos” come sostiene il critico Stefano Bigazzi, tra i tanti che di lei hanno scritto.
“Mi libero dal soggetto negando la conoscenza della realtà, rappresentando un universo caotico in cui non è possibile porre alcun ordine razionale e nel gesto libero le mie energie interiori”
Maura Canepa espone dal 1987 sia in Italia che all’estero, significativamente a Marsiglia, Parigi, Genova, Ferrara, Trevi, La Spezia, Bologna, Milano Chiavari, Hersbruck, Rapallo, Alessandria, Acqui Terme, Sestri Levante, e le sue opere sono in collezioni pubbliche e private
Maura Canepanasce a Sestri Levante nel 1958. Dopo un percorso figurativo iniziato nei primi anni ’80 prende avvio un linguaggio espressivo diverso, nel quale il colore e la materiasono i protagonisti principali. Nelle sue opere si assiste ad un’armonizzazione cromaticatra segno e pigmento che lascia spazio ad un informale dai richiami naturalistici.
I suoi quadri sono di forte impatto emotivocaratterizzati da un uso del colore materico e deciso, quasi violento, accentuato da inserimenti di carte e altri materiali ad aumentare l’effetto denso e tattile.
Il gesto è caratteristica peculiaredel suo fare arte. Un gesto che parte dalla tela in orizzontale, sopra la quale Maura agisce dominandola, per poi riprenderla per intervenire sulla verticalità andando ad aggiustare, sfumare, equilibrare. L’impeto emotivoquindi si placa per far posto ad una lucidità ragionata che la porta a rivedere l’insieme, a togliere materia o a inserirla dove vi è una mancanza formale. Quasiuna danza a due tra lei e la tela, per fare nascere cromie dove i rossi dominano in un equilibrio tra colore e materia. Un “ordine del caos” come sostiene il critico Stefano Bigazzi, tra i tanti che di lei hanno scritto.
“Mi libero dal soggetto negando la conoscenza della realtà, rappresentando un universo caotico in cui non è possibile porre alcun ordine razionale e nel gesto libero le mie energie interiori”
Maura Canepa espone dal 1987 sia in Italia che all’estero, significativamente a Marsiglia, Parigi, Genova, Ferrara, Trevi, La Spezia, Bologna, Milano Chiavari, Hersbruck, Rapallo, Alessandria, Acqui Terme, Sestri Levante, e le sue opere sono in collezioni pubbliche e private