Andrea de Ranieri

La Biografia

Andrea De Ranieri nasce a Pisa nel 1975. Dopo una formazione artistica versatile, si muova tra arte e design. Dagli studi universitari di architettura al design industriale, dalla scultura alla pittura, la sua ricerca passa attraverso la sperimentazione materiale, di forma e colore.

I dipinti di Andrea De Ranieri seguono una lunga tradizione del design modernista italiano, nella sua tavolozza predominano blue, neri, bianchi, grigi, con il guizzo occasionale dell’oro. Le sue composizioni sono semplici e schiette, i suoi materiali sono robusti e resistenti. Usando tutto, dalla vernice alla cera, dallo smalto al cemento, De Ranieri costruisce trame nei suoi dipinti per creare eleganti forme geometriche che, scontrandosi, creano una tensione, un brivido di materiale e colore, una giustapposizione strutturale che provoca una risposta uditiva immediata.

E mentre il nostro subconscio è consapevole della incongruenza, i nostri occhi rimangono ignoranti della battaglia che accade davanti a noi, ogni materiale assume la propria predestinazione, la loro posizione sul piano pittorico è preordinata. A questo senso di permanenza viene data credibilità dall’uso di materiali da costruzione e forme solide che De Ranieri utilizza per costruire un solido paesaggio concreto dell’immaginazione, una totalità di urbanizzazione in cui tutto è controllato e definito. Niente è libero di esprimersi, il mondo naturale sottomesso alla disumanità dell’uomo e il suo trionfo materialista. È questo senso di controllo e assolutismo che conferisce a questi dipinti la loro forza, il loro senso di infrangibilità e inespugnabilità. Sono impenitenti. Fare un lavoro così muscoloso è una dichiarazione di intenti, il lavoro di un uomo in missione per trovare un’estetica che lo collochi saldamente nel 21 ° secolo pur riconoscendo i maestri del passato, i designer, gli artisti e gli architetti che ha studiato mentre formazione come designer industriale, architetto e artista visivo.

Moray Mair: l’arte di De Ranieri è una ricerca incentrata sull’uso della materia e sulla sua resa pittorica. L’impiego del cemento, della cera e della pece, lavorati in modi diversi, producono un duplice effetto: la diversità dei materiali rendono i quadri densi e profondi, le pennellate intrecciate intervengono con il colore ad esaltare la materia. Gli smalti entrano nella profondità della cera, creando un insieme solo apparentemente caotico ma che rimanda un senso di solidità e chiarezza minimalista. I colori predominanti della sua tavolozza sono tutte le sfumature del blu, del nero e del bianco, con occasionali pennellate di toni accesi come il giallo, il verde e l’arancio. Talvolta inserisce anche elementi in metallo, che, paradossalmente, vanno ad alleggerire l’insieme densamente pittorico.

La Galleria dell'artista

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Le esposizioni dell'artista

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