Giovanna Comandè

La Biografia

Giovanna Comandè ha praticato, fin dall’infanzia e dall’adolescenza, il disegno e la pittura pur dovendosi dedicare quasi esclusivamente alla professione forense. Da qualche anno ha ripreso, con immutata passione, a disegnare, dipingere e talvolta a scolpire. Dapprima ha operato fondamentalmente da autodidatta perfezionando la tecnica e soprattutto le tematiche. Più di recente si è affidata ai consigli e alle istruzioni del pittore genovese Ivo Vassallo.

I suoi quadri rimandano a un certo espressionismo tedesco, da Grosz a Kirchner ma anche alle visioni oniriche di Chagall.

Rispetto a Grosz elimina la denuncia politica mantenendo però la caratterizzazione marcata dei personaggi lasciando trasparire l’ironia e il divertimento. Prende dagli artisti della Brüke la forza della figurazione e il colore a contrasto, i contorni marcati e la luce frontale, ma li spoglia dal contorcimento psicologico e dalla feroce denuncia sociale. In lei prevale lo humor e il diletto, la sperimentazione del materiale (usa molto il sughero come supporto preferito) e la teatralità della rappresentazione. Le sue sono storie che si sviluppano su uno stesso piano visivo, la prospettiva è azzerata, sono giochi e lazzi, sono girotondi festosi di personaggi improbabili che si trovano stretti in un volo “chagalliano” o uniti in un “horror vacui” di segni, colori e forme. Non è interessata alla raffigurazione della natura, che è totalmente assente, ma alle varie facce dell’umanità che descrive con caratteri precisi anche se, sotto la sua lente critica e umoristica, diventano talvolta figure grottesche. L’arte è vita e la vita è un gioco, a volte tragico a volte buffo, di cui noi siamo inevitabilmente i personaggi principali che lanciamo dadi della nostra sorte.

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La Galleria dell'artista

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Le esposizioni dell'artista

Eventi ed esposizioni dell’artista