Carla Benvenuto
Carla Benvenuto nasce a Genova nel 1956
Vive e lavora fra Genova, Fréjus, Parigi ed Antibes
Formazione artistica (liceo, architettura, accademia e stages di litografia in Francia). La pittura è la sua prima occupazione ma realizza anche oggetti di tipo scultoreo e installazioni. Dal 2000 collabora con Atelier Impression diretto da Mario Ferrei (litografo e gallerista) con sito a Fréjus (Costa Azzurra) e Parigi con Nicolas Draeger. Innumerevoli sono le mostre personali e collettive che la vedono coinvolta dal 1998 ad oggi.
C’è una grande necessità di raccontare partendo dalle proprie radici ma senza necessariamente l’autobiografia. Cita Germano Beringheli:”L’arte della Benvenuto nasce dalla combinazione di tutti i sensi. Dal quadro allo spazio e a quello del tempo; nella sintesi di proporzione e di ritmo, di intervallo e di simmetria, di continuità prospettica e di misurazione geometrica, di simbolo storico e di presenza contemporanea. I corpo irrompe nell’altro e nell’oltre dell’immagine“.
Numerose le mostre personali e collettive tra Genova, Francia e Spagna. La sua visione si sposa con la nostra filosofia di concepire l’arte e il fare artistico come un donarsi al pubblico, all’altro. Carla lo fa mettendo in scena non solo la sua capacità e sensibilità pittorica, ma raccontandosi nel profondo con le sue “storie che viaggiano” che non mancano mai di essere parti del suo divenire stilistico.
I suoi cataloghi sono consultabili presso la Biblioteca del Museo Maga di Milano e il bookshop della Biennale di Venezia 2011. Dal 2013 è rappresentata a Parigi da Gallery Selective Art Paris e dal 2014 a Genova dalla Galleria San Lorenzo al Ducale. Nel 2016 nasce la collaborazione con CELLAart&communication
Carla Benvenuto lavora con il colore, con il segno, con il gesto e con le parole. La sua è un’arte che parte dal suo vissuto e dalle sue suggestioni emotive e fa del racconto la sua tematica portante. Nei suoi dipinti c’è sempre un racconto, sono le sue “storie che viaggiano” da una parte all’altra del paese. Ogni mostra è per lei un’occasione per raccontare attraverso nuove scenografie nuove storie immaginate, dipinte, scritte, arrotolate. Dipinge per stratificazioni di colore e carte, spesso su vecchie tele già dipinte aggiungendo ad esse un’altra storia, talvolta con figure umane, talvolta astraendole in un informale che ne rivela l’assenza