Si è inaugurata sabato 6 luglio la nuova mostra del pittore genovese Lorenzo Castello.
L’universo pittorico di Lorenzo Castello è variegato e multiforme. La sua capacità artistica spazia dal ritratto al paesaggio all’ispirazione del momento. La sua pittura attinge dai grandi maestri del ‘900, soprattutto Gustav Klimt da cui prende il gusto altamente ornamentale e decorativo, gli sfondi intricati e l’estensivo utilizzo dell’oro. Le figure umane sono spesso avvolte da sfondi dorati o rivestite d’oro che conferisce all’opera un aspetto prezioso e iconico. Come Klimt, molte delle sue creazioni ritraggono donne in pose eleganti e sensuali, immerse in simbolismi di fertilità e vita.
In questa mostra ne porta alcune, come la seducente geisha o la bellissima madre con il bimbo in braccio, come una madonna nera immersa in uno sfondo bizantino o ancora la Valchiria quasi confusa nel rutilante sfondo dorato di segni e simboli.
Ma non è solo la figura femminile ad attrarre Castello. Il paesaggio marino è un altro soggetto che ricorre spesso riproducendo angoli liguri immersi in una luce soffusa e vibrante di un cielo mai limpido con un chiaro rimando a Turner.
Nella sua pittura c’è una liricità che richiama anche i pittori macchiaioli in quanto la resa del soggetto è data dalla luce che colpendolo arriva ai nostri occhi sotto forma di colore.
Artista figurativo di respiro europeo, avendo lavorato per più di 20 anni tra Londra e Parigi, ha portato con sé la poliedricità e una aperta visione della realtà della persona abituata a confrontarsi con differenti culture. Famoso per i suoi ritratti alla Regina Elisabetta II e Papa Ratzinger, tra i tanti, è stato co-fondatore del gruppo Escape in Art e, non ultimo, creatore di loghi, manifesti, locandine.
Nel ritratto a carboncino e nella pittura ad olio la sua abilità artistica trova massima espressione.