Alessandro Piano è nato nel 1979 a Genova. Ha studiato al liceo scientifico con un corso sperimentale di fisica e informatica. Si è poi laureato all’Università di Genova in ingegneria chimica che gli ha consentito di conoscere l’alchimia per creare le sue resine. Le sue opere nascono dalla voglia di sperimentare unita all’amore per la raccolta di giochi di ruolo, soprattutto degli anni’ 80. I giochi sono solo una piccola parte del passato ma hanno la capacità di ricordarci la nostra infanzia, che è uno dei periodi più belli di tutti i tempi. Il vantaggio di collezionare questi giochi è che possono portarci non solo i ricordi della nostra infanzia, ma potremmo anche finalmente avere la possibilità di ottenere qualcosa che desideravamo da allora. Questo tipo di passione è stata intensificata nel corso degli anni, e la ricerca è diventata più profonda quando è nata la figlia di Alessandro: il desiderio di mostrarle ciò che rese suo padre un bambino felice quando aveva la sua età divenne un’ossessione. Il passo successivo del Game Research era cercare di rielaborarli con l’intenzione di renderli iconici e unici. La sua intenzione è quella di coinvolgere coloro che sono nati intorno agli anni ’70 in un grande passo indietro nel passato, nei loro giochi, nella loro fantasia, nel loro divertimento, permettendo a quelli che sono nati dopo di scoprire un nuovo mondo e dare un nuovo riavvio a quei giocattoli che oggi sono stati dimenticati.

Il riferimento a Fernandez Arman e Piero Gilardi è evidente, così come l’influenza dell’Arte Fluxus. Dal’ “Alter Ego” tridimensionale, il lavoro di Alessandro si sposta anche sulla stampa, che gli consente di riprodurre i pezzi unici tridimensionali in stampe a tiratura limitata. E il gioco continua…